Ci sono molte diverse cause che portano ad avere le caviglie gonfie. Nella maggior parte dei casi, il gonfiore è dovuto a lesioni o a edema.
Il termine edema significa gonfiore dovuto all’accumulo di liquido in eccesso. È particolarmente comune nella parte inferiore della gamba, nelle caviglie e nei piedi. In questo articolo, vedremo alcune cause delle caviglie gonfie e copriremo alcune delle migliori soluzioni di trattamento.
Possibili cause delle caviglie gonfie
Le persone che subiscono una lesione al piede o alla caviglia possono manifestare un’infiammazione in quella zona, facendola apparire gonfia. Una distorsione alla caviglia è una delle lesioni del piede più comuni. Le soluzioni per una distorsione di questo tipo sono il riposo, indossare una tuta alla caviglia e applicare del ghiaccio in una sottile stoffa per non più di venti minuti.
Un’altra causa delle caviglie gonfie può essere la cellulite. Le infezioni batteriche della pelle sono chiamate con questo nome. Le persone con diabete sono particolarmente più inclini a questo tipo di infezione. La cellulite può causare una serie di sintomi, tra cui arrossamento, pelle calda e gonfiore che si diffonde rapidamente.
In rari casi, la cellulite può essere pericolosa se non viene curata. In altri casi, la causa delle caviglie che si gonfiano può essere dovuta agli effetti collaterali dei farmaci. In questo caso, bisogna parlarne con il proprio medico di famiglia.
Il nostro medico può prescrivere altri farmaci o suggerire metodi per ridurre il gonfiore. Ma il tipo più comune di edema è dovuta all’insufficienza venosa. Si tratta di una condizione che colpisce le valvole nelle vene delle gambe.
Queste valvole di solito assicurano che il sangue scorra verso il cuore. Tuttavia, possono funzionare male e permettono al sangue di fluire all’indietro accumulandosi nella parte inferiore delle gambe e nelle caviglie. Sebbene questa condizione non sia grave, può essere doloroso.
Esempi di trattamento delle caviglie gonfie
Un esempio per trattare le caviglie gonfie è di mantenere le gambe sollevate per migliorare il flusso sanguigno. Anche indossare delle calze che stringono può ridurre il gonfiore. A volte, un coagulo di sangue, o trombosi, può svilupparsi in una delle vene del braccio o della gamba. Questo è chiamato trombosi venosa profonda e richiede cure mediche urgenti.
La trombosi ostruisce il flusso del sangue che ritorna al cuore, causando l’accumulo nell’arto interessato. A volte, il corpo è in grado di compensare il blocco deviando gradualmente il sangue attraverso le vene vicine più piccole. Nel tempo, queste vene diventano più grandi e sono in grado di drenare il sangue dall’arto.
Se queste vene non aumentano di dimensioni, l’arto può rimanere gonfio. Il dolore persistente e il gonfiore sono chiamati sindrome post-trombotica. Il trattamento di questa condizione prevede di indossare calze che stringono per favorire il flusso sanguigno e l’assunzione di farmaci anticoagulanti o fluidificanti del sangue.
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Gravidanza e preeclampsia
Durante la gravidanza, il corpo produce più sangue e fluidi corporei per supportare il feto in via di sviluppo. Il gonfiore è un effetto collaterale comune della gravidanza, specialmente nel terzo trimestre. Può influenzare caviglie, piedi, gambe, viso e mani. Un lieve gonfiore è normale e solitamente innocuo.
Tuttavia, un improvviso gonfiore delle mani e del viso potrebbe essere un segno di una condizione potenzialmente pericolosa chiamata preeclampsia. Le donne che hanno un leggero gonfiore durante la gravidanza possono trattarlo mangiando cibi ricchi di potassio.
Altri rimedi sono il ridurre l’assunzione di sale, evitare la caffeina, indossare scarpe comode ed evitare di stare in piedi per lunghi periodi di tempo. Anche applicare impacchi freddi, indossare abiti larghi e limitare il tempo all’aperto durante la stagione calda possono essere delle valide soluzioni.
La preeclampsia è una condizione che può verificarsi durante il secondo o il terzo trimestre di gravidanza o fino a sei settimane dopo il parto.Questa condizione è caratterizzata da una pericolosa alta pressione sanguigna e di proteine nelle urine.
Può causare una varietà di sintomi, tra cui mal di testa, cambiamenti nella vista, aumento di peso ed edema. Una condizione che si i verifica durante la gravidanza e può anche influenzare il feto. Richiede cure mediche urgenti. Il trattamento può includere farmaci per prevenire le convulsioni e abbassare la pressione sanguigna.
Linfedema e insufficienza cardiaca
Il linfedema è un tipo di gonfiore che colpisce i tessuti molli delle braccia o delle gambe, comprese le caviglie. È dovuto ad un accumulo di un fluido che è principalmente composto da globuli bianchi che aiutano a combattere le infezioni. Si verifica quando c’è un blocco o qualche altro danno al sistema linfatico.
Il sistema linfatico è una rete di tessuti e organi che aiuta a liberare il corpo dall’infezione e a mantenere i liquidi in equilibrio. Può derivare da infezioni, cancro e rimozione chirurgica dei linfonodi. Alcune condizioni ereditarie possono anche essere la causa del linfedema.
Il danno al sistema linfatico è irreversibile, quindi, il trattamento mira a ridurre il gonfiore e a prevenire altri sintomi. Questi trattamenti prevedono l’utilizzo di indumenti stringenti, esercizio fisico e massaggi da parte di un terapeuta.
L’insufficienza cardiaca invece, si verifica quando il cuore non può più pompare sangue nel modo più efficace possibile. Esistono tre diversi tipi di insufficienza cardiaca; l’insufficienza cardiaca sinistra, destra e congestizia.
Nell’insufficienza cardiaca destra e congestizia, c’è una riduzione del flusso sanguigno dal cuore, che fa risalire il sangue nelle vene. Questo può portare a un accumulo di liquido nei tessuti, comprese le gambe e le caviglie.
L’insufficienza cardiaca colpisce anche i reni, riducendo la loro capacità di rimuovere il sale e l’acqua dal corpo contribuendo ulteriormente all’edema. Sebbene non vi sia una cura per l’insufficienza cardiaca, ci sono molte diverse opzioni di trattamento.
Un medico può prescrivere farmaci diuretici e suggerire il monitoraggio e la riduzione dell’assunzione di liquidi. Entrambi questi trattamenti possono aiutare a ridurre il gonfiore delle caviglie e delle gambe.
Altre malattie come cause delle caviglie gonfie
La malattia renale cronica è un danno renale permanente, che può peggiorare nel tempo. Una persona può non manifestare alcun sintomo fino a quando non si trova nelle ultime fasi della malattia, chiamata insufficienza renale o malattia renale allo stadio terminale.
Durante questa condizione, i reni lottano per rimuovere i rifiuti e il fluido in eccesso dal corpo. Questo può portare a una serie di sintomi, comprese le caviglie gonfie. Uno stile di vita più sano può aiutare a mantenere la funzione renale il più stabile possibile.
Inoltre, bisogna ridurre il sale e il grasso nella propria dieta, mantenere un peso ideale e mantenere una buona pressione sanguigna. Attività fisica, non fumare, limitare l’alcol e controllare i livelli di zucchero nel sangue contribuiscono a ridurre i sintomi.
Anche la malattia epatica può essere una causa delle caviglie gonfie. Un fegato sano produce una proteina chiamata albumina. L’albumina impedisce al fluido di fuoriuscire dai vasi sanguigni e nei tessuti circostanti.
Livelli molto bassi di albumina dovuti a malattie del fegato possono causare un accumulo di liquido nelle gambe, nelle caviglie e nell’addome. Un medico può prescrivere in questo caso dei farmaci e offrire consigli su alcuni fattori dello stile di vita che potrebbero aiutare a prevenire o rallentare ulteriori danni al fegato.
Anche in questo caso, l’esercizio fisico, una dieta sana, poco sale ed evitare l’alcol sono sempre consigliati per trattare la malattia.