Forse non tutti conoscono l’importanza che il ferro ha nel nostro organismo, ne molti sanno dove esso si possa trovare.
Bene, siamo qui apposta per spiegarvelo e per mettervi in luce tutti gli aspetti più importanti da non trascurare su questo elemento.
Il ferro è un minerale, questo si sa, fondamentale e indispensabile per l’emoglobina, una proteina nei globuli rossi che si dedica al trasporto di ossigeno nel sangue.
Da questa consapevolezza nasce, di conseguenza, la necessità di integrare questo elemento nel corpo con lo scopo di ottenere una corretta ossigenazione delle cellule che costituiscono gran parte della componente sanguigna.
Una sua possibile carenza è capace di alterare quella che è la stabilità fisiologica del corpo.
Abbiamo quindi sinteticamente spiegato la sua rilevanza, sicuramente basta per iniziare a esporvi quello che potrebbe succedere nel caso in cui questo venga meno.
I sintomi della carenza di ferro
Il fisiologico livello di ferro nell’organismo può influenzare soltanto positivamente i sistemi di resistenza allo stress, rafforza il sistema immunitario, partecipa alla produzione di energia cellulare e molto altro.
Una sua carenza prende il nome di anemia, vale a dire una conseguente diminuzione di globuli rossi nel sangue. Il tutto si manifesta tramite dei sintomi ben evidenti tra cui:
- stanchezza
- pallore
- giramenti di testa
- ronzii alle orecchie
- battito cardiaco accelerato
- polso debole e frequente
- respiro affannoso.
- Irritabilità
Ovviamente sono dei sintomi che spesso vengono confusi con situazioni di malessere generale dovuto a spossatezza fisica o addirittura, in alcune situazioni, un’aumentata carenza di ferro è asintomatica. Il motivo è da ricondurre alla stessa compensazione dell’organismo che tende a dare una sorta di scossa alle funzioni del corpo per poter fargli svolgere le normali attività essenziali alla sopravvivenza, quali la produzione di emoglobina e altre proteine che collaborano al trasporto di ossigeno.
Dopo un periodo di prolunga da carenza di ferro, si può avere:
- una diminuzione della soglia dolorifica
- perdita di capelli
- diminuzione della concentrazione e attenzione
- vulnerabilità del sistema immunitario alle infezioni
Le cause della carenza di ferro
Per quanto detto sinora si possono sicuramente evidenziare quelli che sono i fattori che vanno a influire sulla carenza del minerale.
Le cause vanno certamente ricercate nella famigerata dieta alimentare:
- povera di carnee basata prevalentemente su cereali integrali e verdure;
- dieta eccessivamente ricca di crusca (utile dal punto di vista del trasito intestinale)
Altre cause vedono come protagonisti le malattia e disturbi a se stanti dell’individuo come:
- Insufficiente assorbimento: diarrea, alterazioni gastro-intestinali, abuso di lassativi
- eccessive perdite ematiche: emorroidi, perdita di sangue dal naso, flusso mestruale abbondante, ulcere e emorragie del tratto gastrointestinale.
Seguono fattori quali la gravidanza, l’allattamento, e sì, anche lo sport, soprattutto la corsa.
Come trattare questa mancanza?
Solo una percentuale minima di ferro viene assorbita, circa il 25% di quello presente negli alimenti animali e circa l’8% di quello contenuto nei vegetali, diversa è la costanza di escrezione che lo caratterizza.
Quindi le domande sono semplici: come risolvo un’eventuale mancanza di ferro? Con quali alimenti posso integrarlo nel mio organismo?
Viene in aiuto una lista che vi stiliamo con gli alimenti che contengono maggiormente questo elemento:
- carne magra
- i legumi, in particolare i fagioli
- pesce azzurro, tra cui le sardine
- i cereali o muesli
- spremuta d’agrumi
- spinaci, bietole o verdure a foglia verde scuro
- peperoni
- pomodori
- patate
- uva
Insomma tutto quello che ha a che vedere con la Vitamina C
Importante ricordare che tocca evitare i latticini perché la loro componente principale, il calcio, ostacola l’assorbimento di ferro.
Accertamenti da fare in caso di sospetto da carenza di ferro
Vi ritrovate nelle parole precedentemente scritte? Niente panico, esistono delle accortezze e degli accertamenti da fare nel caso in cui sospettiate di avere scarsi livelli di ferro.
Certamente verranno in aiuto i medici attraversi i soliti esami di routine che includono i valori di:
- Emocromo
- Trasferrina
- Capacità ferrolegante totale (TIBC)
- Ferritinemia
- Sideremia
Una volta conclamata l’anemia esistono ulteriori esami più dettagliati che rileveranno valori di emoglobina bassi. Nonostante, nelle forme lievi di “anemia”, la percentuale di globuli rossi si presenti nella norma, altri parametri corpuscolari come MCV, MCH, che invece si dedicano ai livelli di emoglobina negli eritrociti, saranno diminuiti (a tal proposito vedi MCHC basso).
Perciò un’alterazione di quest’ultimi valori potrà farvi riconoscere un’eventuale problema col il ferro.